Arte

Arte

Il mercato dell’arte dimostra una crescita esponenziale e, come tale, si presta alla nascita di “falsi d’autore”, sia a livello di opere, sia di siglatura e/o autenticazione delle stesse.

Nella nostra lunga esperienza abbiamo assistito a vari casi di falsificazione della firma su quadri, espressione di un credo che grafologicamente è inesatto: quello cioè che copiare una firma sia più facile che imitare uno scritto intero. Non è esatto; infatti, sappiamo tutti che a scrivere s’impara attorno ai sei anni, mentre a firmare s’impara in genere quando, nell’adolescenza, alla ricerca di un modello adulto da imitare, ne copiamo anche il modo di firmare. Si tratta spesso di un genitore, più facilmente il padre, di cui si vorrebbe imitare anche il modo di fare.

È chiaro che essendo diverso il livello di grafismo acquisito dal momento dell’apprendimento della scrittura, la firma avrà facilmente una strutturazione più personalizzata e particolare che tenderà a mantenersi, pur con le naturali evoluzioni, nel tempo. Ecco perché è possibile individuare un falso in una firma su quadro anche se semplice ed apposta magari col pennello. Non è infatti la forma che ci fornirà gli elementi utili per dirimere tra un falso e un’autentica, ma sarà un corteo d’indicatori automatizzati e non facilmente individuabili se non da un esperto.