La scrittura è il prodotto integrato dell’intera attività cerebrale e come tale trattiene e riporta ogni variazione che avviene a livello fisico cerebrale, psichico e mentale. Tutto ciò che avviene nel nostro sistema nervoso viene impercettibilmente registrato nel filo grafico della nostra scrittura e può essere decodificato dal grafologo esperto.

Così nelle situazioni di malattia, sia essa organica, mentale o psichica, il nostro cervello va a modificare più o meno sensibilmente la nostra scrittura. 

Sono noti i casi di alterazione del grafismo nelle malattie degenerative come il Parkinson; ma sono molte le situazioni nelle quali la scrittura si può alterare arrivando a destrutturarsi in modo a volte irriconoscibile.

È chiaro che di questo stato di cose approfitta a volte il falsario per redigere documenti, firme o testamenti subdolamente attribuiti al vero scrivente in quanto trattasi invece di vere e proprie simulazioni.

Anche in questo caso non saranno né la forma né la dimensione o l’inclinazione dello scritto a determinare l’autenticità o meno di una siglatura o di uno scritto, bensì una ridda di segnali impercettibili che ci permetteranno di distinguere il vero dal falso.